"On n'est pas dans le futurisme, mais dans un drame bourgeois ou un thriller atmosphérique"
Il mondo si è capovolto. La faccia di tutte le cose è sfigurata. L'umanità non riconosce più sè medesima.
La terra è coperta di orrende cicatrici. Alcune delle sue regioni più floride sono morte, come i crateri dei vulcani. Il fuoco e l'odio hanno distrutto le città, sterminato le foreste, calcinato le glebe. Là dove il fuoco dell'uomo l'ha risparmiata, la terra è stata disseccata internamente da una maligna sterilità. Le messi crescono a stento, rade e magre, sulle zolle incattivite. Gli alberi stendono al sole i rami stecchiti e nudi di frutti, come il Crocifisso apre sul legno le braccia.
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