"On n'est pas dans le futurisme, mais dans un drame bourgeois ou un thriller atmosphérique"
Il pensiero cristiano soffre oggi, specie in Europa occidentale, di un certo discredito. È stato però il grande studioso RENÉ GIRARD (1923-2015) a mettere le cose a posto, riscoprendo ciò che ne costituisce il vero fondamento. Il merito del suo lavoro intellettuale è reso più notevole dal fatto che, nonostante fosse cresciuto nella fede cattolica, Girard se ne era - come capita a tanti adolescenti - dapprima allontanato, rivenendovi in seguito, per ragioni strettamente letterarie e antropologiche, connesse alla sua attività accademica, maturata in Francia e soprattutto negli Stati Uniti.La rivalutazione del pensiero cristiano, e cattolico in particolare, è cruciale in quanto, nell'ottica di Girard, non costituisce solo uno strumento per prevenirci dalle terribili catastrofi che sembrano pesare sul mondo, ma rappresenta un'occasione preziosa per leggere in modo critico le correnti e gli autori più diversi, fra i quali: san Tommaso d'Aquino, Joseph de Maistre, Louis de Bonald, G.W.F. Hegel, Ernst Bloch, Claude Tresmontant e Fëdor Dostoevskij.
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